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martedì 28 giugno 2016

Pavlova all'acqua di rose e pistacchi con le fragole

Come seconda ricetta tratta dal libro Dolci naturali anch'io, come Anna, avevo scelto una pavlova, attirata dalla meravigliosa foto del libro, non ho saputo resistere a  questa preparazione. La ricetta mi era sembrata starna fin da subito, ma facendo fede all'immagine e al fatto che l'autrice del libro, Amber Rose, è originaria della Nuova Zelanda, Paese che insieme all'Australia vanta la pavlova come dolce tradizionale, (si narra infatti che la pavlova fu creata in un hotel a Wellinton, in Nuova Zelanda, nel lontano 1926 da uno chef in onore della ballerina Anna Pavlova) ho messo da parte i miei dubbi è provato a preparare la meringa secondo la ricetta proposta dall'autrice. E bene il risultato è stato questo:

un meraviglioso disco volante costellato da puntini verde pistacchio! :-(

Inutile dire che quindi i miei dubbi in merito alla ricetta erano fondati. Vi riporto qui per correttezza la ricetta presente nel libro della meringa e vi spiego quali sono secondo me gli sbagli fatali che hanno portato a questo risultato.

Ingredienti
  • 5  albumi di uova grandi allevate all'aperto
  • 180 g di zucchero di canna fine
  • 2  cucchiaini di aceto di sidro mele
  • 1 cucchiaino di acqua di rose
  • una presa di sale
  • 2 cucchiaini di amido di mais
  • 60 g.  di pistacchi tritati + altri per decorare
Si notano tre errori a una prima lettura e sono i seguenti:
  1. Gli albumi vanno pesati per fare le meringhe SEMPRE! Non ci sono due uova che hanno lo stesso peso e in pasticceria bisogna essere precisi specie in casi come questi in cui bisogna bilanciare il peso degli albumi con quello dello zucchero.
  2.  Lo zucchero deve essere in un rapporto con gli albumi che varia da 1:1 o 1:2. Esempio: 100 g di albume e 100 g di zucchero, oppure 100 g di albume e 200 g di zucchero. In questa ricetta non avendo il peso degli albumi è impossibile rapportarlo al peso dello zucchero e questo è sicuramente un importante elemento per la corretta riuscita di una meringa che qui manca del tutto.
  3. Sfatiamo il mito che il sale serva a montare meglio gli albumi! In realtà il sale all'inizio della montatura aiuta l'albume a montare, ma poi destabilizza la schiuma che si è creata e la meringa comincia a perdere liquidi in maniera copiosa, cosa che non accade, o che per lo meno avviene in maniera attenuata, se non si aggiunge il sale. Inoltre la meringa montata senza aggiunta di sale ha una struttura più lisca e regolare mentre quella montata col sale risulta più granulosa e irregolare. Insomma se il sale in un primo momento sembra aiutarvi nella preparazione si rivela deleterio subito dopo. Qui la ricetta dice di aggiungerne addirittura una presa, nemmeno un pizzico, di sale con il risultato che il disco volante che ho ottenuto era anche molliccio e gommoso visto che in cottura la meringa ha rilasciato tantissimo liquido, per il principio che ho spiegato poco fa.
Insomma con questi presupposti non poteva nascere nulla di buono. Sono delusa, perché quella rappresentata nel libro non è sicuramente la pavlova ottenuta seguendo la ricetta proposta. 
Quindi la mia faccia per questa ricetta è sicuramente delusa e triste.


Comunque se volete leggere la ricetta della pavlova fatta secondo i giusti canoni potete passare dal mio blog e leggere  la ricetta delle mie Mini pavlove all'acqua di rose e pistacchi con fragole.
Ero troppo curiosa ormai di provare questa pavlova quindi riadattando la ricetta della meringa secondo le giuste proporzioni tra albumi e zucchero e NON aggiungendo il sale, ho rifatto la meringa aromatizzandola all'acqua di rose e aggiungendo i pistacchi e seguendo le indicazioni della Rose per quel che riguardava la farcitura e la decorazione il risultato è stato ottimo


Elisabetta 


venerdì 13 maggio 2016

Rotolo di pan di spagna con fragole e zenzero.

Parto subito con il dire che lo zenzero nella ricetta in effetti non c'è, credo una distrazione ma questo non è ammissibile, specie se è già la seconda ricetta che troviamo dove manca un ingrediente che era stato segnato.



Il dolce però merita una chance, quindi vi aspetto sul mio blog per vedere se la ricetta va bene anche senza lo zenzero o no.


 Anna di  In the mood for pies

mercoledì 13 aprile 2016

Mini Baguette con burro e marmellata di fragole

Questo mese, complice anche il libro Colazione a letto di Andrea Golino, che stiamo studiando con il Cakes Lab, sto cercando di migliorare le mie abitudini alimentari della colazione. La mattina, la mia colazione consiste sempre e soltanto di un'enorme tazza di caffèlatte, senza cereali, fette biscottate o biscotti...se durante i 5 giorni che vado all'università, questa colazione è una scelta quasi obbligata dalla voglia di stare a letto fino all'ultimo minuto utile e poi fretta di prendere il treno, il sabato e la domenica invece vado di caffèlatte per pigrizia e abitudine. Ma con tutte le deliziose ricette che sono scritte in quel libro mi sta venendo voglia di prendermi un paio di minuti in più da dedicare alla colazione, anche soltanto per una fettina di pane, accompagnato da burro e una buonissima marmellata! E cosa c'è di più buono di un bel pane dorato e croccante, ma soprattutto fatto in casa?


Volete conoscere anche voi la ricetta e tutti i trucchi per preparare in modo semplicissimo delle baguette fragranti? Vi aspetto sul mio blog...anche perchè la ricetta si è meritata una faccina super sorridente!


martedì 9 giugno 2015

Mini New York cheesecake variante fragole e avena

Le fragole sono sempre stati uno dei miei frutti preferiti.  Ottime come ingrediente in moltissimi dolci classici e non solo, io le amo anche da sole con un goccio di limone come goloso e fresco spuntino. Quindi approfittando delle ormai ultime fragole di stagione, la prima delle due ricette che ho scelto dal libro di questo mese "Cheesecake!" di Mauro Padula e Carolina Turconi  per il Cakes Lab  non potevano che essere  le mini New York cheesecake variante fragole e avena.  


E' una ricetta molto semplice da preparare, una base di biscotti integrali e fiocchi d'avena tostati, una delicata crema al formaggio come ripieno e una golosa salsa alle fregole a sormontare il tutto.  Unico neo queste mini cheesecake  vanno cotte al forno, ma non preoccupatevi grazie alle mono porzioni non necessitano di tempi di cottura lunghi, quindi anche con il caldo afoso di questi giorni è una preparazione che si può affrontare. 
Per la ricetta completa, le mie osservazioni e per una piccola sorpresa che potrete trovare nelle note della ricetta vi aspetto qui sul mio blog! Piccolo indizio: vi dice nulla la parola "variante" nel titolo?

Elisabetta