Questo mese abbiamo testato il libro "I dolci di casa mia" di Maurizio Santin.
In questo libro l'autore ha raccolto le ricette dei suoi dolci preferiti, quelli che, secondo il suo intento diventeranno anche i cavalli di battaglia dei lettori per stupire e deliziare...
In realtà per il Cakes Lab è stato un mese un po' difficile, perchè sulle ricette contenute in questo libro abbiamo avuto pareri molto discordanti... vuoi per il gusto personale, vuoi per la soggettiva fortuna nella scelta delle ricette.
La prima cosa che abbiamo notato è la mancata indicazione di alcuni dettagli fondamentali per la buona esecuzione di un dolce, come la misura dello stampo da usare, il tempo in cui tenere un preparato in frigo ...e quel che è peggio il modo di versare una meringa, come nella ricetta della Pavlova.
Chi già è abbastanza pratico nel far dolci, potrà comunque trovare il modo di ovviare a questa mancanza, ma chi sceglie questo libro per un primo approccio alla pasticceria potrebbe entrare in crisi di fronte a simili lacune.
In alcune ricette, poi, il risultato è stato un bizzarro accostamento di sapori, come nell'occasione del flan alla vaniglia... forse molto più che bizzarro per la presenza di ben 10 g di sale... non si sa fino a che punto fosse intento dell'autore piuttosto che uno sbaglio o gusto personale.
Anche nell'assegnazione della faccina abbiamo avuto delle difficoltà nel decidere il "voto" meritato per l'esecuzione e quello per il gusto: ci siamo imbattute, infatti, in ricette spiegate benissimo ma dal risultato poco convincente ed altre invece spiegate sommariamente ma dalla riuscita gustosa... Forse solo i Brownies non hanno avuto problemi tra esecuzione e gusto ...anzi anche qui mancava l'indicazione della misura della teglia!
Questo conferma che non è un libro per un primo approccio alla pasticceria ...ma un libro per appassionati che può non mancare in cucina ma che esige una sufficiente preparazione per ottenere un risultato soddisfacente.
Per questi motivi, per noi "I dolci di casa mia" di Maurizio Santin merita:
con alcune combinazioni orologi replica di leghe sviluppate di recente che dimostrano resistenza ai graffi e durata più vicine al diamante rispetto alla maggior replica rolex parte dei metalli, 100 volte più resistenti dell'acciaio ad alta resistenza. Sebbene Omega abbia utilizzato questa lega in una repliche rolex manciata di modelli in edizione limitata di recente, il marchio stesso è stato notevolmente silenzioso sull'uso del metallo. Per quanto ne sappiamo, tuttavia, Omega è il primo marchio imitazioni rolex a utilizzare questo tipo di lega di platino-oro nell'orologeria e un rappresentante del marchio ha confermato che rolex falsi tutti i futuri modelli Omega in platino utilizzeranno questa lega proprietaria. Per quanto riguarda l'aspetto in sé, non è troppo dissimile dal platino puro, con un tono luminoso e Panerai replica freddo che si distingue dal leggero calore dell'oro bianco. In cima alla forma familiare del Seamaster 300M c'è un inserto Breitling replica della lunetta lucida in ceramica nera, accentuato da una scala di immersione rialzata in platino puro. Una piastra incisa in questo stesso platino-oro Tag Heuer replica è numerata individualmente per ogni orologio. Il fondello in zaffiro riceve anche uno speciale trattamento inciso, inciso al laser con lo hublot replica stemma della famiglia Bond decorato e intarsiato con platino sottile. Ovviamente, come i suoi compagni di scuderia più comuni, l'Omega Seamaster Diver replica hublot 300M James Bond Numbered Edition in Platinum Gold è valutato per 300 metri di resistenza all'acqua.
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