lunedì 30 giugno 2014

I DOLCI DI CASA MIA DI M. SANTIN SECONDO IL CAKES LAB TEST&TASTE

Questo mese abbiamo testato il libro "I dolci di casa mia" di Maurizio Santin.
In questo libro l'autore ha raccolto le ricette dei suoi dolci preferiti, quelli che, secondo il suo intento diventeranno anche i cavalli di battaglia dei lettori per stupire e deliziare...
In realtà per il Cakes Lab è stato un mese un po' difficile, perchè sulle ricette contenute in questo libro abbiamo avuto pareri molto discordanti... vuoi per il gusto personale, vuoi per la soggettiva fortuna nella scelta delle ricette.
La prima cosa che abbiamo notato è la mancata indicazione di alcuni dettagli fondamentali per la buona esecuzione di un dolce, come la misura dello stampo da usare, il tempo in cui tenere un preparato in frigo ...e quel che è peggio il modo di versare una meringa, come nella ricetta della Pavlova.
Chi già è abbastanza pratico nel far dolci, potrà comunque trovare il modo di ovviare a questa mancanza, ma chi sceglie questo libro per un primo approccio alla pasticceria potrebbe entrare in crisi di fronte a simili lacune.
In alcune ricette, poi, il risultato è stato un bizzarro accostamento di sapori, come nell'occasione del flan alla vaniglia...  forse molto più che bizzarro per la presenza di ben 10 g di sale...  non si sa fino a che punto fosse intento dell'autore piuttosto che uno sbaglio o gusto personale.
Anche nell'assegnazione della faccina abbiamo avuto delle difficoltà nel decidere il "voto" meritato per l'esecuzione e quello per il gusto: ci siamo imbattute, infatti, in ricette spiegate benissimo ma dal risultato poco convincente ed altre invece spiegate sommariamente ma dalla riuscita gustosa... Forse solo i Brownies non hanno avuto problemi tra esecuzione e gusto ...anzi anche qui mancava l'indicazione della misura della teglia!
Questo conferma che non è un libro per un primo approccio alla pasticceria ...ma un libro per appassionati che può non mancare in cucina ma che esige una sufficiente preparazione per ottenere un risultato soddisfacente.
Per questi motivi, per noi "I dolci di casa mia" di Maurizio Santin merita:


martedì 24 giugno 2014

CHEESECAKE ALL'ANANS

Secondo appuntamento per me con Maurizio Santin, ho deciso questa volta di cimentarmi nel Cheesecake all'ananas...



CHEESECAKE ALL'ANANAS

Ingredienti:

Per la pasta frolla bretone:
465g di burro
450g di farina 00
150g di zucchero a velo
85g di fecola
2 g di sale Maldon
2 tuorli sodi
aromi a piacere

Per la purea all'ananas:
1 ananas fresco sbucciato e tagliato a dadini
100g di zucchero semolato
500g di acqua
5 g di gelatina

Per la crema al formaggio:
250g di formaggio fresco spalmabile
250g di panna montata
30g di succo di limone
70g di zucchero semolato




Procedimento:


Per la pasta frolla bretone:
Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente; una volta morbido, prelevarne una piccola quantità lavoratelo a pomata in una terrina con una forchetta. Sbriciolateci sopra i tuorli, precedentemente rassodati e setacciati con un passino, e incorporateli al burro. Setacciate nel bicchiere di un impastatrice metà farina, la fecola e lo zucchero al velo. Aggiungete burro ammorbidito, il sale e in composto di burro e tuorli. Iniziate a lavorare lentamente: quando l'impasto inizierà a risultare omogeneo aggiungere il resto della farina e gli aromi e ultimate la lavorazione. Formate un panetto e avvolgetelo nella pellicola. Lasciate riposare per 24 ore.
Stendere la frolla e cuocerla a grosse briciole in forno caldo a 170°C fino a colorazione.




Per la purea di ananas:
Preparate uno sciroppo facendo bollire in una pentola l'acqua e lo zucchero per circa 3 minuti; aggiungete l'ananas e continuate la cottura fino a che l'acqua è quasi assorbita. aggiungete la gelatina, precedentemente ammorbidita in acqua fredda, e frullate con un mixer ad immersione.
Raffreddate e riponete in frigorifero.

Per la crema al formaggio:
Mescolate bene il formaggio con lo zucchero e il succo di limone, infine aggiungete la panna montata.

Montaggio del dolce:
Distribuite sul fondo di un bicchiere alcune briciole di frolla bretone, versateci sopra la purea di ananas e riponete in frigorifero fino a che si rassoda. Completare con la crema al formaggio, usando la sacca da pasticciere.




CONSIDERAZIONI PERSONALI


Il procedimento della ricetta è spiegato bene, anche se manca del tutto la resa rispetto al peso degli ingredienti.
Per non trovarmi con sprovvista di qualcosa, ho fatto le dosi come indicato nella ricetta, e con questi pesi ho ottenuto una torta da 22 di diametro e 5 bicchierini monoporzione.






Per me questa ricetta, come spiegazione è:


Ho trovato la frolla esageratamente burrosa, ma comunque si sposa benissimo con l'aspro dell'ananas e il poco zucchero della crema al formaggio!

Pamela




venerdì 20 giugno 2014

Gratin di frutta

Ho voluto provare questo dolce perchè ero incuriosita dalla crema chibouste (o chiboust - si trova in entrambe le versioni) che Letizia aveva usato nella crostata di lamponi con chibouste alla vaniglia di Montersino ed era piaciuta molto...
In realtà il procedimento di questa di Santin e quella di Montersino non è identico, perchè quella di Montersino è preparata con la meringa italiana (cioè con gli albumi pastorizzati con lo sciroppo di zucchero) questa di Santin invece è preparata a crudo.



Per 6 porzioni

Per la crema chiboust alla vaniglia
250 gr di latte
200 gr di zucchero semolato
100 gr di tuorli
180 gr di albumi
100 gr di panna fresca
15 gr di amido di riso*
15 gr di amido di mais
8 gr di gelatina
1 baccello di vaniglia

frutti di bosco misti (io mirtilli)
zucchero a velo

(*io l'amido di riso non l'ho trovato e ho sostituito con altri 15 gr di amido di mais)



Per la crema chiboust alla vaniglia
Incidete il baccello di vaniglia con un coltellino affilato e recuperate i semi; lavorate i tuorli in una ciotola d'acciaio con 50 gr di zucchero, gli amidi setacciati e i semi di vaniglia.
A parte scaldate il latte e la panna con il baccello della vaniglia; una volta caldo, filtrate e versate sul composto di tuorli.
Lasciate ammorbidire la gelatina in acqua fredda.
Cuocete la crema a fuoco basso mescolando con la frusta finchè non compaiono le prime bollicine lungo i bordi della casseruola. Strizzate la gelatina e unitela alla crema, mescolando per farla sciogliere completamente, quindi lasciate intiepidire.
Nel frattempo montate gli albumi con 150 gr di zucchero fino ad ottenere una meringa lucida, a becco d'oca.
Aggiungete la meringa alla crema ancora tiepida aiutandovi con una spatola da pasticcere per non smontare il composto.

Montaggio del dolce.
Disponete i frutti di bosco in un piatto da gratin, coprite tutta la frutta con la crema chiboust, aiutandovi con un sac à poche, e infine spolverate di zucchero a velo. Gratinate in forno fino a colorazione.
Servite subito.


Considerazioni:
Anche questo secondo dolce di Santin mi ha lasciata perplessa, devo dire la verità. Non posso esprimere un giudizio negativo, sia chiaro, ma nemmeno completamente positivo.
Questo perchè, prima di tutto, la crema è molto dolce, un po' troppo per i miei gusti.
Devo dire che, comunque, la dolcezza della crema viene ben bilanciata dal gusto leggermente aspro dei mirtilli (vi consiglio, quindi, anche altra frutta asprigna come ad esempio i lamponi o una pesca poco matura), io, in ogni caso, ridurrei lo zucchero, ma è questione di gusti in fondo.
Un'altra cosa che mi lascia perplessa è la presenza di gelatina (colla di pesce) ed il fatto che consigli di servire questo gratin appena sfornato (anche se tenuto solo sotto al grill).
La crema per colorarsi impiega un po' e anche se accendiamo solo il grill inevitabilmente si scalderà, il che farà, inevitabilmente, sciogliere la crema rendendo del tutto vana la presenza di colla di pesce. 
Quindi, se mangiate questo gratin caldo, aspettatevi qualcosa di piuttosto liquido (come in effetti era successo anche a Letizia qui).
Se invece lo farete raffreddare in frigorifero, la presenza di gelatina renderà la crema più compatta.
Attenzione anche ad un'altra cosa: se lasciate la chiboust a temperatura ambiente si affloscerà, quindi se non dovete mangiarla immediatamente dopo averla preparata vi consiglio di predisporre i vostri gratin, metterli in frigo e poi di passarli sotto al grill o meglio ancora usare un cannello da pasticceria che carammellizzerà solo la superficie senza afflosciare la crema.
Nel complesso quindi pur non essendo male il dolce, per me questa ricetta merita....
Valeria 





martedì 17 giugno 2014

Brownies con crema soffice al burro di arachidi

Era da tempo che volevo provare a fare i miei primi Brownies ma pur consultando alcune ricette non ne ho mai provata una!
Così quando sfogliai il libro di Maurizio Santin I dolci di casa mia ho detto subito "questi sono miei! Devo proprio farli non ho scuse"
E non solo i brownies mi hanno aiutata a scegliere ma anche la presenza del burro di arachidi, altro ingrediente che da tempo volevo assaggiare, quindi era proprio la ricetta giusta per me!



BROWNIES CON CREMA SOFFICE
 AL BURRO DI ARACHIDI
(ingredienti per 25-30 brownies)
Per il brownie:
145 g di cioccolato al 70 % cacao
260 g di burro morbido
250 g di zucchero semolato
150 g di farina 00
140 di noci sgusciate
260 g di uova
semi di 1/2 baccello di vaniglia

Per la ganache montata al cioccolato bianco e burro di arachidi:
350 g di panna fresca
50 g di cioccolato bianco
20 g di burro di arachidi

ho utilizzato metà degli ingredienti per 10-15 brownies

procedimento:
Per il brownie:
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato, tritato grossolanamente (io ho semplicemente spezzettato con le mani la barretta) , insieme al burro.
A parte, in una ciotola o in una planetaria (io planetaria con velocità massima), sbattete le uova con lo zucchero e i semi della vaniglia.
Unite il composto con il cioccolato fuso alle uova montate e lavorate costantemente con una spatola, (quindi nella ciotola della planetaria ma a mano con una spatola) incorporandolo con movimenti regolari dal centro verso l'esterno. Quando il composto sarà omogeneo, aggiungete la farina setacciata, lavorando con una spatola e in ultimo incorporate le noci a pezzi (io lasciate molto grossolane).
Versate l'impasto in una teglia ( manca indicazione per la misura della teglia!!!..ho utilizzato stampo 20x20 con successo per la metà degli ingredienti della ricetta base) foderata con carta forno e infornate a 170° C per 35 -45 minuti (io programma ventilato "Pasticceria" a 160° per 35 minuti e lasciati dentro a forno spento)
Il brownie è pronto quando la superficie è asiutta e l'interno sodo ma non secco. (Confermo)



Per la ganache montata al cioccolato bianco e burro di arachidi:
Portare ad ebollizione 150 g di panna.
Mettete in una ciotola resistente al calore (io una scodella in ceramica da insalata) il cioccolato bianco tritato grossolanamente e il burro di arachidi e versateci sopra la panna calda.
Mescolate con una spatola fino a completo scioglimento (1 minutino), quindi raffreddare con il resto della panna liquida.
Lasciate riposare in frigorifero almeno 12 ore prima di utilizzarla. (Ecco non avendo fatto caso a questa indicazione sul tempo...ho optato per una tempestiva oretta di freezer...eh! consapevole che forse non avrei ottenuto il risultato ovviamente)
Montate la ganache in una planetaria. ( ho preso la mia scodella dal freezer...non era congelata ancora e ho trasferito la ganache nella planetaria....che con qualche minuto ha montato una splendida e gonfia ganache!)

Per servire:
Tagliate i Brownies nella tipica forma a cubotto e decorateli con un generoso ciuffo di ganache, servendovi di un sac à poche.



CONSIDERAZIONI PERSONALI
La ricetta è spiegata davvero bene e una volta preparati gli ingredienti davanti a sé, ecco giusto sgusciare le noci fa perdere un pò di tempo, è davvero semplice seguire la ricetta.

Due cose non ha specificato Maurizio Santin:
- la misura della teglia ...ho utilizzato con successo la misura 20x20 per metà degli ingredienti ..ma non saprei dire se sia indicata per la dose intera...credo sia opportuna una misura leggermente più ampia ma proverò sicuramente
- il tipo di burro di arachidi.... mi sono trovata di fronte a due tipologie:  Chunky e Smooth ovvero con la presenza di pezzetti di arachidi o liscio. A giudicare dalla foto del libro mi sembra ci siano puntini qua e la da farmi scegliere il Chunky...(che ho nascosto quasi subito dopo aver mangiato 3 cucchiaini colmi)

Sono molto felice di aver testato questa ricetta perchè proprio come dice Santin posso dire anche io
"Il Brownie ormai è di casa anche da noi!"
E' davvero ottimo......il sapore è un morbido cioccolato allo stato puro e una croccantezza delle noci che lo rendono un dolce davvero squisito!
E la ganache si sposa deliziosamente con il brownie e posso dire che con il suo essere così soffice e così profumata sarà si sicuro tra le mie nuove farciture per le mie torte decorate.
Grazie Santin per avermi fatto conoscere il brownie e ...il burro di arachidi!!!

Per me questa ricetta è sicuramente:


Carla


venerdì 13 giugno 2014

Pavlova di Frutta fresca estiva

Ho da sempre un'amore per la meringa e la Pavlova è sempre stato uno di quei dolci che mi affascinava, ma che non avevo il coraggio di provare. Grazie al Cakes Lab ho finalmente avuto l'occasione di cucinare questo dolce e ... che soddisfazione! Un dolce tanto bello quando buono, felicissima di averlo provato e con tanta voglia di rifarlo!


PAVLOVA DI FRUTTA FRESCA ESTIVA

Ingredienti per una pavlova di 20 cm:
Per la meringa francese:
150 gr di albumi
150 gr di zucchero semolato
150 gr di zucchero a velo

Per la Chantilly:
200 gr di panna liquida
60 gr di zucchero a velo
1 bacello di vaniglia

2 albicocche
1 pesca noce (*io susine)
1 vaschetta di lamponi (*io ciliegie)
1 vaschetta di more
1 vaschetta di fragole
2 kiwi

Per la meringa francese:
Versate gli albumi a temperatura ambiente nella ciotola di una planetaria e, a bassa velocità, iniziate a romperli con l'apposita frusta.
Aggiungete poco alla volta lo zucchero semolato, continuando a lavorare a velocità più elevata. Una volta che il composto è montato, incorporate lo zucchero a velo setacciato, aiutandovi con una spatola da pasticceria per non smontare il composto.
Con una sac à poche munita di bocchetta rigata, formate la pavlova su una placca foderata con carta forno, sul cui retro avrete disegnato un cerchio.
Cuocete in forno a 130° per 45 minuti, poi proseguite la cottura per altri 10 minuti. 



Per la Chantilly:
Con un cucchiaino affilato incidete il bacello di vaniglia e recuperate i semi.
In una ciotola fredda o nel bicchiere di una planetaria, versate la panna liquida e i semi della vaniglia; iniziate a montare con la frusta. Aggiungete lo zucchero poco alla volta e continuate a montare finchè raggiunge una consistenza spumosa e morbida. Conservatela in frigorifero coperta con la pellicola fino al momento di utilizzarla.




Montaggio del dolce:
Sistemate la pavlova su un piatto da portata, farcitela con la chantilly e decorate con la frutta fresca tagliata a pezzetti.



Note:
1. La ricetta della Pavlova è una ricetta semplice, ma una delle cose fondamentali, secondo me, è sapere come è fatta una Pavlova, ovvero quale sia la sua forma. Se una persona non conosce questo tpo di dolce non saprà come versare la meringa con la sac à poche ... non saprà che la pavlova è una specie di contenitore e mi chiedo come mai l'autore non abbia descritto come realizzarla!!! Io mi sono informata online e ho trovato molte informazioni dettagliate a riguardo.
2. Generalmente le meringhe vanno cotte a temperatura inferiore a 100°C affinchè rimangano di un colore bianco candido, in questa ricetta la temperatura di cottura è 130°C e infatti la pavlova è tendente al beige. Cercando nel web ho scoperto che questo colorito è voluto dall'autore, ma credo che sarebbe stato meglio specificarlo anche nel libro!
3. Io avrei aumentato il tempo di cottura perchè in soli 55 minuti la parte più interna della pavlova era ancora un po' troppo morbida ... ma oltretutto non si sa nemmeno quale sia la forma di questa pavlova, quindi forse la mia era troppo grossa?
4. Con questa dose mi è venuta la pavlova da 20 cm bella alta e alla fine ho fatto anche 4 meringhe (che essendo più piccole in 55 minuti erano cotte perfettamente!).



Per me questa ricetta è:

Letizia

martedì 10 giugno 2014

TORTA SEMPLICE ALLE FRAGOLE

Eccoci arrivati al mio appuntamento con Maurizio Santin, la scelta non è stata semplice nemmeno questa volta...mi sono buttata su questa torta principalmente perché le fragole in questo momento sono davvero dappertutto e sono davvero buonissime. Ma veniamo a noi!



  


TORTA SEMPLICE ALLE FRAGOLE

Ingredienti: (per 2 torte da 20 cm di diametro)

per il pan di spagna:
180g di zucchero semolato
180g di farina setaccita
7 uova
1 baccello di vanglia

per la meringa italiana:
150g di zucchero semolato
100g di albumi
60g di acqua

per la mousse alle fragole:
500g di polpa di fragole
10g di gelatina (colla di pesce)
100g di meringa italiana
300g di panna

sciroppo di zucchero
fragole fresche per la decorazione
gelatina neutra (opzionale)





Procedimento:

Per il pan di spagna:
Recuperate i semi di un baccello di vaniglia e unirli alle uova nel bicchiere della planetaria. Unire lo zucchero e iniziare a montare fino ad ottenere un composto bianco e spumoso.
Incorporare la farina setacciandola e mescolandola delicatamente dal basso verso l'alto senza smontare il composto.foderare la teglia, versarci l'imposto e cuocere a 180°C verificando la cottura con uno stuzzicadenti. A cottura ultimata lasciar raffreddare il pan di spagna.

Per la meringa italiana:
In un pentolino cuocere l'acqua e lo zucchero fino alla temperatura di 121°C, verificando con un termometro digitale. Nel frattempo montate gli albumi con la planetaria a bassa velocità, quando saranno montati aggiungere lo sciroppo versandolo a filo e continuando a lavorare a velocità media. Uno volta incorporato il tutto aumentare la velocità della planetaria fino al completo raffreddamento.
Utilizzare subito nella preparazione della mousse.

Per la mousse alle fragole:
Lasciate ammorbidire la gelatina in acqua fredda, e scioglierla in 50g di polpa di fragole riscaldata. Aggiungere questo composto alla restante purea di fragole mescolando bene con la frusta. Incorporare la meringa all'italiana, aiutandosi con una spatola e infine la panna montata.
Coprire con la pellicola e riporre in frigo fino al momento dell'utilizzo.






Montaggio del dolce:
Posizionare il disco di pan di spagna sul fondo di un cerchio di 20 cm e bagnarlo con dello sciroppo di zucchero.riempire il cerchio con la mousse alle fragole, livellare e mettere in congelatore.




Sformare e decorare a piacere.




Io ho dimezzato le dosi e ho fatto una sola torta da 20 cm di diametro.

CONSIDERAZIONI PERSONALI:


La ricetta è spiegata abbastanza bene, ma ci sono dei punti in cui una persona che si approcci a per le prime volte alla pasticceria troverebbe difficoltà:


  • la cottura del pan di spagna, non sono indicati i minuti, si sa ogni forno è a se, ma un'indicazione ci deve sempre essere!

  • sul montaggio del dolce, dice di bagnare con sciroppo alla zucchero, non indica come si fa, è vero, lo sciroppo allo zucchero si fa anche per la meringa all'italiana, ma una persona alle prime armi potrebbe entrare nel pallone! (la quantità non è indicata, ma quello è anche gusto personale)

  • la ricetta non indica quanto tempo il dolce deve stare nel congelatore, personalmente ho fatto la torta la sera e l'ho tenuta tutta una notte per poi servirla il giorno dopo a +4°C temperature del frigo)
Per me questa ricetta è:


La valutazione tiene conto solo della spiegazione della ricetta...quanto a gusto è FAVOLOSA!


Pamela 



venerdì 6 giugno 2014

Flan alla vaniglia

La particolarità di questo flan secondo M. Santin sarebbe quella di essere nascosto in una crosta croccante che a suo dire lo renderebbe ancora più buono... secondo me la sorpresa più grande non è questa... ma continuate a leggere e lo scoprirete...




Ingredienti per due crostate da 18 cm (cioè due come quella che vedete in foto):

Per la pasta Frolla detta "à foncer"
 500 gr di farina
250 gr di burro morbido
80 gr di latte
30 gr di zucchero semolato
1 uovo
10 gr di sale fino

Per il Flan
500 gr di latte
75 gr di zucchero semolato
2 tuorli
2 uova
75 gr di farina 00
75 gr di burro fuso
i semi di 1 baccello di vaniglia




Per la pasta frolla detta "à foncer"
Setacciate nella ciotola della planetaria 250 gr di farina; aggiungete lo zucchero, il burro morbido, l'uovo e il latte. Iniziate a lavorare a bassa velocità fino a ottenere un composto quasi amalgamato. Incorporate quindi  il resto della farina e il sale e continuate a lavorare finchè il composto sarà ben omogeneo. Formate un panetto e avvolgetelo nella pellicola. Lasciate riposare in frigorifero per almeno 12 ore prima di utilizzarla.

Per il flan
Mescolate con una frusta le uova e i tuorli con lo zucchero, poi aggiungete i semi di vaniglia e la farina setacciata. A parte fate bollire il latte, aggiungete il burro fusoe infine versate sul preparato di uova, farina e zucchero; mescolate bene e filtrate.

Preparazione del dolce
Stendete la frolla e foderateci una tortiera.
Cuocete in bianco in forno a 170° fino a cottura.
Versate il flan nel guscio di frolla e infornate nuovamente a 160° fino a colorazione.


Considerazioni:
Nell'eseguire questa ricetta ho avuto numerose perplessità.
Il flan una volta cotto è rimasto liquido, per cui avevo il dubbio (visto che la ricetta sul punto nulla dice) se andasse messo nella frolla (semicotta) così o se avessi sbagliato qualcosa nell'esecuzione.
Ho deciso di metterlo così, l'ho fatto cuocere finchè non si è solidificato e leggermente colorato in superficie... ed è andata bene.
In totale (tra cottura in bianco e con il flan) credo di averla tenuta in forno 40/50 minuti, ma in mancanza di indicazioni più che guardare l'orologio stavo incollata al vetro del forno per evitare qualche brutto scherzo, quindi mi scuso se non so essere più precisa.
L'aspetto più sorprendente però è il gusto, anche se non ho capito quale fosse l'intento di Santin.
La frolla è salata. Non leggermente salata, proprio salata. Andrebbe benissimo per essere usata in una torta salata. 
Mi sono chiesta se l'intento dell'autore fosse quello di stupire con un abbinamento dolce/salato.
In realtà però il flan è solo leggermente dolce. 
Quindi delle due l'una: o la dose del sale è eccessiva e quindi la frolla doveva essere dolce oppure, se l'intento era quello di ottenere un contrasto, il flan avrebbe dovuto essere decisamente più dolce, perchè così è al limite dell'insulso.
Nel complesso il dolce non è cattivo, ma se dovessi rifarlo credo che limiterei comunque il sale nella frolla ed aumenterei lo zucchero del flan.
Per me questa ricetta merita:
Valeria

martedì 3 giugno 2014

Torta di Mele all'Antica

Primo appuntamento per il libro "i Dolci di Casa Mia" di Santin ... come al solito decidere quale ricetta provare non è semplice, ma volendo preparare un dolce semplice per la colazione cosa potevo scegliere se non un torta di mele?


 TORTA DI MELE ALL'ANTICA
Ingredienti per una teglia di 22-24 cm:
Per la pasta frolla:
500 gr di farina 00
375 gr di burro morbido
180 gr di zucchero a velo
3 tuorli
la scorza grattugiata di un limone

4 mele Granny Smith, sbucciate e tagliate a dadi
2-3 cucchiaiate di marmellata di albicocche 


Impastare lentamente nella planetaria, utilizzando l'apposita paletta, lo zucchero, il burro, la scorza di limone, le uova e metà della farina. 
Quando l'impasto comincia ad essere omogeneo, aggiungete la farina rimasta. 
Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola alimentare e lasciate riposare un giorno in frigorifero prima di utilizzarla.
Stendete la frolla non molto sottile, tenendo da parte quella della copertura, e foderarci una tortiera con fondo amovibile. Riempite con le mele tagliate creando una piccola collinetta al centro della torta; sopra la collinetta distribuite i cucchiai di marmellata di albicocche.
Coprite con un disco di pasta frolla e cuocete in forno alla temperatura di 170° fino a colorazione.
Lasciate intiepidire e servire.



NOTE:
La preparazione del dolce è molto semplice, ma ho trovato la descrizione poco dettagliata.
Il fatto che la frolla debba riposare per un'intera giornata non lo rende un dolce immediato, ma la sua preparazione deve essere "premeditata", che poi da ignorante mi chiedo se sia proprio necessario un riposo di un'intera giornata. La frolla è molto burrosa, vi consiglio di mangiare il dolce freddo così che il sapore del burro risulti attenuato.
Volevo fare la foto della fetta, ma la frolla è molto friabile e mi si è sbriciolata.
Nella ricetta non è indicato il tempo di cottura, è vero che ogni forno cuoce diversamente ma almeno un "circa"  poteva essere indicato.

Purtroppo non rientrerà nel "mio repertorio" come suggerisce l'autore ... per me questa ricetta è:




domenica 1 giugno 2014

IL LIBRO DEL MESE DI GIUGNO E'...

Il terzo appuntamento del Cakes Lab è con un pasticcere figlio d'arte, una volta terminati gli studi linguistici comincia a muovere i primi passi nel ristorante stellato Michelin che il padre ha nella provincia di Milano...di chi stiamo parlando?? Ma di MAURIZIO SANTIN!

Nel 2004 intraprende i suoi nuovi progetti e la collaborazione con Gambero Rosso diventando consulente, Executive-chef e manager presso la Città del Gusto-Gambero Rosso a Roma sino al 2007, nonché insegnante di pasticceria, tutt'oggi, presso Le Scuole del Gambero Rosso di Roma e Napoli.


Il libro di Santin che esamineremo è "I dolci di casa mia"



Possiamo dire sia uno dei suoi più intimi ricettari che racchiude tecniche di pasticceria usate da tutti, molto gustose e delicate.
Ci sono anche dolci della nostra tradizione che, probabilmente tutti abbiamo gustato almeno una volta.


Queste sono le ricette testate dallo staff del Cakes Lab:

Carla di Mestolo Lilla: ha provato "Cremino" e "Brownies con crema soffice al burro di arachide" 
Letizia di Letizia in Cucinaha provato "Pavlova di Frutta Fresca Estiva" e "Torta alle Mele all'antica" 
Pamela di Pamcakesha provato "Torta Semplice alle Fragole" e "Cheesecake all'ananas"
Valeria di Torte delle Mie Brameha provato "Gratin di Frutta" e "Flan alla Vaniglia"



Lo Staff